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Redmi Note 9

  • Immagine del redattore: Matteo Pometti
    Matteo Pometti
  • 11 giu 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

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L’ultimo della famiglia Note 9 di Redmi, e forse anche l’ultimo da scegliere. Vediamo assieme il perché di ciò e cerchiamo di capire se, e dove, possa migliorare in futuro. Rispetto al Redmi 9 Pro, lui si presenta con un processore MediaTek Helio G85 a otto core e una GPU Mali-G52 con clock di 1 GHz. Si trova in due versioni, una con 3 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, l’altra rispettivamente con 4 e 128 GB, entrambe espandibili tramite Micro SD.

Le prestazioni non sono delle migliori, soprattutto con la versione da 3 GB di RAM la reattività soffre un pochetto; forse con la MIUI 12 e qualche aggiornamento vedremo dei miglioramenti, ma pare più una questione legata all’hardware CPU-GPU.


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Il display è un pannello IPS da 6.53” con risoluzione FHD+, di per sé non è un brutto pannello, ma soffre all’aperto, dove la luminosità non è sufficiente a garantire una visione adeguata sotto la luce diretta del sole.

Tuttavia i colori sono equilibrati e, in casa, non avrete grossi problemi di visibilità.


È presente un pannello in vetro Corning Gorilla Glass 5, che dovrebbe garantire una buona protezione da graffi e urti.


Anteriormente troviamo un piccolo forellino che interrompe il display in alto a sinistra, al suo interno è incorporata la camera frontale da 13 MPX: i selfie sono sufficienti, ma come sappiamo è difficile trovare una buona qualità spendendo queste cifre.

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Posteriormente troviamo invece quattro camere, ma forse sarebbe stato meglio averne solo una e con una qualità decente. La principale è da 48 MPX ed ospita un sensore Samsung S5KGM1, mentre a fianco abbiamo una grandangolare da 8 MPX; completano il comparto due sensori da 2 MPX ciascuno: uno macro e uno per la profondità. Nel complesso le foto sono buone di giorno, ma soffrono tanto con poca luca; anche l’effetto Bokeh è “bocciato”. Discorso analogo per i video.


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La batteria è forse uno dei pochi punti forti, infatti ha una capacità di 5020 mAh e si ricarica velocemente a 25 W.

Porta tranquillamente a sera, e con un utilizzo tranquillo potreste fare anche due giorni di utilizzo.


Lo smartphone non è proprio una sottiletta, infatti ha uno spessore di quasi 9 mm e pesa 199 grammi; difficile anche l’uso con una sola mano vista la larghezza di 77.2 mm, mentre è equilibrato come altezza: solo 162.3 mm.

Il materiale della back cover è una plastica di ottima fattura e con belle colorazioni: grigio/blu, bianca e vedere.


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Dietro, appena sotto le quattro camere, è presente un sensore di sblocco con impronta digitale che risulta veloce, ma non rapidissimo.

Lo smartphone è dual SIM e supporta tranquillamente le reti 4G, non mancano ovviamente WiFi Dual Band, Bluetooth 5.0 a basso consumo energetico e, a sorpresa, l’NFC: cosa strana visto che nella versione 9S non è stato implementato. Lo speaker principale si trova nella parte inferiore del telefono, vicino al connettore USB-C e al jack da 3.5 mm per le cuffie.


Il prezzo parte da 199 euro per la versione 3/64, fino a 229 per la versione 4/128. Quali delle due versioni vi consiglierei io? Nessuna delle due, vi direi di spendere pochi euro in più e puntare sul Redmi Note 9 Pro, che è il vero best buy di questa serie: prestazioni, foto e qualità generale sono nettamente migliori. Tuttavia, vi consiglierei sempre di partire dalla versione da 4 GB di RAM. Sulla stessa linea di prezzo troviamo comunque altri modelli che garantiscono prestazioni e fotografie di qualità migliore, esempio i “vecchi” Redmi Note 8 Pro o il recente Realme 6.

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